
(ANSA) - TORINO, 25 MAR - "Non auguro a nessuno di vedere ciò che sto
vedendo in ospedale nelle ultime settimane". Lo scrive Noemi, infermiera
della Terapia intensiva dell'ospedale Martini di Torino, che in un lungo
post su Facebook racconta la video telefonata, "probabilmente l'ultima", tra
una figlia e la mamma ricoverata. "Brividi e lacrime di unica emozione!!",
dice l'infermiera, sicura che non dimenticherà mai quegli attimi.
Da una parte, scrive l'infermiera, quella mamma accerchiata da operatori
sanitari completamente bardati fino a non poterne scorgere neanche il viso,
un monitor che suona di continuo, un casco in testa che non permette di
parlare, un respiro difficile e affannoso, la stanchezza dovuta alla
malattia...". Dall'altro "parole dolci e tristi - prosegue il racconto
dell'operatrice sanitaria - leggere e pesanti allo stesso tempo: 'sei sempre
stata una guerriera mamma, non mollare mai, siamo tutti con te!'".
L'infermiera è lì accanto, dietro la mascherina. "Non importa chi venga
colpito e a quale età, questo virus molto velocemente separa legami fino a
spegnerli anche definitivamente", sottolinea Noemi. "Se solo fosse possibile
far provare a tutti quell'emozione, sarebbero in molti a dire quel 'ti
voglio bene' in più...- è la sua convinzione -Sarebbero in molti ad essere
più comprensivi col prossimo, non solo con noi infermieri, tanto
immeritatamente bistrattati in giorni di pace quanto troppo osannati in
giorni di guerra, ma con tutti quanti, dall'impiegato delle poste alla
vicina rompiscatole... E sono sicura che sarebbero in molti a cominciare a
fare la cosa giusta... E non perché glielo impone un decreto. Sembra una
sottile differenza, ma vi assicuro che non lo è" (ANSA).
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