del suo parroco.
Improvvisamente risuona nel silenzio quella domanda: ”perché vuoi continuare a vivere?”.
Ecco il suo viso pallido si gira verso chi aveva pronunciato quella domanda,
gli occhi si illuminano, i suoi profondi occhi neri guardano il suo parroco:
”Vorrei continuare a vivere per servire gli altri, per continuare ad aiutare il prossimo,
come ho sempre fatto” dice socchiudendo di nuovo gli occhi.
Lui la guarda con sguardo compassionevole, e le sussurra:”Hai fatto già tanto,
vieni con me in cielo” queste le poche parole e poi si è addormentata per sempre.
La chiesa addobbata a festa, era tutto un tappeto di fiori, li nella cassa le sue povere spoglie,
ma nell’aria il suo spirito ricco di quella grazia che ha ricevuto dopo aver sofferto tanto.
L’ho vista, ero la, mentre con un bellissimo abito bianco, e con i piedi nudi, sfiorava i fiori
che tappezzavano tutto il pavimento della chiesa, un ultimo saluto, un ultimo sguardo
su tutti quelli che le avevano voluto bene, che piangevano per la sua prematura partenza
e via in cielo, in un attimo era lassù, un’altra piccola stella che brilla in cielo tra tutte le stelle.
Quando qualcuno si allontana prematuramente e inaspettatamente, rimane in noi quel senso
amaro, come se non avessimo fatto qualcosa, sicuramente è quel senso di vuoto e di rammarico per non aver detto mai abbastanza a quella persona:” Ti voglio bene”.
Noi diamo per scontato che le persone a cui vogliamo bene saranno per sempre accanto a noi
e invece non è così e un giorno ci lasciano senza preavviso, così improvvisamente
lasciandoci soli, qui su questa terra a continuare a lottare e a soffrire.
Ciao Maria Rosa, se Dio vorrà ci vedremo in cielo.
Il cavaliere solitario
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