odio tra i popoli, gente che si uccide per un ideale,
gente che muore in missione di pace.
Siamo anche nei pressi del Natale.
In fin dei conti il Natale festeggia l’annuncio della nascita di un bimbo.
Non c’è anima più candida, monda da peccato di quella di un bimbo
appena nato e noi possiamo soltanto adorarlo.
Quando un bimbo nasce, rinasce in noi la speranza,
la speranza per una vita migliore.
La speranza per un mondo migliore.
Perché i bimbi di oggi sono i popoli di domani.
Se noi fin da quando sono piccoli diamo loro un messaggio d’amore,
loro non potranno far altro che vivere all’insegna di questo amore
che gli abbiamo dato e insegnarlo a loro volta ai loro figli.
Noi questo messaggio dobbiamo darlo non con le parole ma con i fatti,
perché questi ragazzi vivono del nostro esempio,
dicono quello che diciamo noi, si comportano verso gli altri come ci comportiamo noi.
E se noi non trasmettiamo loro un messaggio di amore e di pace,
non ci aspetta altro che un futuro di guerra e distruzione,
di odio fra popoli e morte, morte e ancora morte, violenza e ancora violenza.
Purtroppo di messaggi negativi, in nome del dio denaro, sono tanti,
ma noi dobbiamo fare in modo che il nostro messaggio sia più forte,
e questo è possibile soltanto standogli il più dietro possibile.
Non abbandoniamoli davanti al computer o alla televisione,
controlliamo le amicizie che fanno e cerchiamo di selezionarle
in modo che non vengano sviati dai nostri insegnamenti.
E’ qui che dobbiamo giocare tutte le nostre carte,
se vogliamo che il nostro mondo migliori,
altrimenti siamo destinati a soccombere a tutta questa violenza.
il cavaliere solitario
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